(AGI) – Bologna, 2 apr. – A livello regionale guidano Sicilia (16.144 ettari), Puglia (10.173 ettari) e Toscana (5.887 ettari). Anche le vendite di vino bio crescono: la GDO segna +4% a volume rispetto al 2012 (a fronte di -6,5% per il totale della categoria vino – fonte: IRI – www.iriworldwide.it). Ma la GDO non e’ il canale privilegiato per il bio e quindi il vero dato che rivela l’interesse per il vino bio e’ il tasso di penetrazione. Wine Trend Italia, la survey di Wine Monitor Nomisma sul consumatore italiano, indica che nel 2013 l’11,6% degli italiani ha consumato vino bio in almeno in un’occasione (la precedente indagine Wine Monitor aveva segnalato che nel 2012 il tasso di penetrazione era pari al 2%). In particolare, il 6,4% ha acquistato una bottiglia di vino bio certificato nei negozi e il 5,2% lo ha consumato fuori casa in ristoranti ed enoteche. Il vino, rileva ancora Nomisma, e’ il prodotto agroalimentare italiano piu’ esportato nel mondo (5mld di euro di export nel 2013, +7,3% rispetto al 2012) : uno dei piu’ importanti mercati di destinazione sono gli Stati Uniti, dove l’import totale di vino dall’Italia ha raggiunto 1,1 mld di euro e dove rispetto a tale valore anche il vino biologico ha dato il suo contributo (193 mln il valore totale delle importazioni). L’analisi condotta per area geografica evidenzia come l’Italia (56 milioni di euro di vino bio) sia stata, dopo la Francia (65 milioni di euro), il piu’ importante paese di provenienza dei vini biologici importati dagli Stati Uniti. In altri termini, il 33,7% dell’import in valore e’ riconducibile a vini francesi mentre la quota dell’Italia e’ di poco inferiore, pari al 29,3%. (AGI) Ari
Vino: Nomisma, sale all’11, 6% quota italiani che lo preferisce bio
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