La penisola salentina è il territorio più a Est d’Italia separata dal resto della regione da una linea ideale cha va da Massafra nel Golfo di Taranto fino alla costa adriatica, ai confini di Egnazia e dell’antica Peucezia.
Da un punto di vista morfologico il territorio risulta essere per lo più pianeggiante con punte che non toccano mai i 200mt s.l.m.
La vegetazione tipicamente mediterranea è caratterizzata da un agro suggestivo per la presenza di grandi ulivi secolari dai tronchi grossi e contorti e da una costa che offre variazioni cromatiche di grande impatto, passando dalle alte scogliere dell’Adriatico, alle spiagge bianche e sabbiose sul versante ionico, mete turistiche per eccellenza.
Nell’entroterra la presenza di masserie fortificate risalenti al XVI e XVII secolo puntellano le campagne circostanti di un bianco splendore, a testimonianza della lunga e antica tradizione contadina, ancora oggi considerato il principale comparto economico della zona.
Diversa è invece la conformazione delle località urbane, caratterizzate da centri storici in cui balzano agli occhi edifici di un barocco lussureggiante realizzati con la tipica pietra leccese che trova in questa espressione architettonica, un tocco di originalità in più rispetto al resto d’Italia per sovrabbondanza e complessità di elementi decorativi.
Anche in questa parte di Puglia influenze arabe sono ripercorribili nei vicoli ciechi delle città vecchie, caratterizzati dalle tipiche corti, oggi come un tempo, luoghi di vita comune tra gli abitanti del posto.
Gastronomia e tradizioni popolari
Che il tarantismo non sia solo un fenomeno antropologico tipico del Salento è appurato, ma bisogna riconoscere che qui ha trovato terreno fertile divenendo una delle maggiori attrattive turistiche degli ultimi anni. La tradizionale ballata pizzica pizzica è diventata un culto, passando da metodo popolare utilizzato per curare l’isteria, ad un vero e proprio fenomeno culturale di matrice salentina.
Numerose sono le manifestazioni musicali che accompagnano le estati calde nel tacco d’Italia associate a forme di aggregazione e offerte enogastronomiche folkloristiche.
Tra i numerosi prodotti tipici della zona, al di là di recenti e importanti sviluppi del comparto enologico e oleario, vi sono ortaggi come la patata primaticcia, per la quale Lecce detiene il primato di produzione regionale, il cocomero, diviso tra le province di Brindisi e Taranto, il carciofo, nella varietà Violetto di Sicilia e numerose altre leccornie tra prodotti da forno come le friseddhe o frise, ciambelle di pane biscottato fino a raggiungere una consistenza di grande durezza realizzato con grano d’orzo, o prodotti di pasticceria che hanno varcato i confini internazionali, come il pasticciotto leccese, un dolce risalente ai primi del Settecento realizzato in pasta frolla con un’anima di delicata crema pasticcera.
Presidi Slow Food
Albicocca di Galàtone
Fico mandorlato di San Michele Salentino
Pomodoro fiaschetto di Torre Guaceto
Pomodoro regina di Torre Canne
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Prodotti DOP e IGP*
Olio extravergine Collina di Brindisi Dop
La zona della provincia di Brindisi coincidente con l’ultimo tratto orientale dell’Altopiano delle Murge, ad una altitudine compresa tra i 50 e i 350 metri sul mare. Il Dop Collina di Brindisi è un ottimo olio sotto diversi aspetti: ha un colore tendente dal verde al giallo, presenta un’acidità massima dello 0,80%, è dolce, ha sapore e odore delicatamente fruttato con lieve percezione di piccante e di amaro. E’ ottenuto per il 70% da olive del tipo Ogliarola, mentre il restante è frutto di varietà di olivo Cellina, Nardò, Coratina, Frantoio, Leccino e Picholine. Il collina di Brindisi è adatto a condire e impreziosire ogni pietanza
Olio extravergine Terra d’Otranto Dop
La zona di produzione delle olive destinate alla produzione dell’olio extravergine di oliva Terre d’Otranto Dop comprende l’intero territorio amministrativo delle province di Lecce e il territorio della provincia di Taranto con esclusione dei seguenti comuni: Ginosa, Laterza, Castellaneta, Palagianello, Palagiano, Mottola, Massafra, Crispiano, Statte e la porzione del comune di Taranto censita al catasto con la lettera A nonché, i seguenti comuni della provincia di Brindisi: Brindisi, Cellino, S.Marco, Erchie, Francavilla Fontana, Latiano, Mesagne, Oria, Sandonaci, San Pancrazio Salentino, San Pietro Vernotico, Torchiarolo e Torre S. Susanna. La zona geografica sopracitata si estende ad arco insinuandosi fra i mari Jonio ed Adriatico, dalle Murge di sud-est, per il tavoliere di Lecce, per finire nelle Serre, alla confluenza dei due mari. Ottenuto dalle seguenti varietà di olivo: Cellina di Nardò ed Ogliarola Leccese, per almeno il 60 %. Altre varietà presenti negli oliveti possono concorrere al suo ottenimento, ma in misura non superiore al 40%. Presenta acidità massima dello 0,80%. Colore giallo o verde con sfumature verdi. Sapore fruttato leggermente piccante ed amarognolo. Odore fruttato con lieve percezione di foglia.